24 Feb St.Moritz 2024 “Il leggendario Ayrton Senna nelle immagini di Monty Shadow”
Sneak Peak Il leggendario Ayrton Senna
Il 2024 segna il 30° anniversario della scomparsa del leggendario Ayrton Senna. Il 22 febbraio 2024 si è tenuto al cinema Scala di St. Moritz il Vernissage Stampa di questa piccola mostra durante il concorso di eleganza I.C.E.
Senna è rimasta una figura ‘mitologica’, che in tanti avrebbero voluto conoscere, nel tentativo forse di instaurare un rapporto più diretto, di accorciare le distanze che inevitabilmente separano la vita dei grandi campioni da quella dei loro sostenitori. Nel contesto effervescente e dinamico della Formula Uno, a due passi dai riflettori della ribalta, tra un evento e l’altro, oltre agli eventi più strettamente sportivi, si intrecciano storie di amicizia e di esperienze condivise, attimi di vita. Il legame tra Ayrton Senna e Monty Shadow, uno dei fotografi più apprezzati di quegli anni, assiduo frequentatore dell’entourage della Formula Uno, ci ha resi partecipi attraverso immagini straordinarie. Il vernissage si è tenuto alla presenza di diverse personalità venute a celebrare Monty Shadow in una piccola mostra fotografica curata da Audrey Tritto e Fabrizio D’Aloisio che ha avuto l’onore di avere nella prefazione del suo libro “Car Guys” un testo firmato dallo stesso Monty che lo stimava come fotografo e che ha tenuto un piccolo discorso per introdurre l’idea alla base di questo evento creato con la Monty Shadow Foundation.
“Ayrton era un mio caro amico. Poche persone sono a conoscenza di questi fatti. Lui stesso pilotava aerei antichi. Quella era un’altra sua grande passione, oltre alla fotografia. Diceva sempre che quando avrebbe smesso di fare il pilota, avrebbe viaggiato per il mondo come fotografo. Con tale entusiasmo voleva diventare il mio assistente.”
“Monty memories”
Il Vernissage si è tenuto alla presenza di varie personalità venute a celebrare Monty Shadow in una piccola mostra fotografica curata da Audrey Tritto e Fabrizio D’Aloisio.
Fabrizio ha avuto l’onore di avere la prefazione del suo libro “Car Guys” di Monty Shadow che lo stimava come fotografo.
Ecco un breve discorso per introdurre l’idea alla base di questo evento creato con la Monty Shadow Foundation.
Fabrizio D’Aloisio speech
Cari signore e signori, caro direttore del turismo iconico Hans Peter Danuser, caro leggenda Martin Berthod, cara CEO di St. Moritz Tourism Marijana Jakic, cari Audrey e Rocco, cari… o come avrebbe detto Monty: cari Bambini!
È un onore per me dire qualche parola questa sera. Ho incontrato Monty per la prima volta molti anni fa. Deve essere stato nel 2005 o nel 2006. A un incontro al Badrutt’s Palace in presenza di Hans Peter Danuser e credo anche di Martin Berthod. Monty ebbe l’idea di organizzare un festival d’arte a St. Moritz, lo St. Moritz Art Masters, che in seguito ebbe grande successo per molti anni.
Monty indossava una lunga camicia, lunga quasi quanto una camicia da notte, e ricordo ancora le sue iniziali MS ricamate in basso. La sua assistente era stupenda e nonostante avesse avuto la penna in mano per due ore, non scrisse nulla. Fu il mio primo incontro in cui le parole merda e piscio fecero parte della conversazione più volte.
Non avrei mai pensato, all’epoca, che avrei sviluppato un rapporto speciale con Monty anni dopo. Anche se non abbiamo trascorso molto tempo insieme, per me, come per tanti altri, era lo zio che tutti avremmo sempre voluto avere.
Lo zio che ti motivava e ti faceva sentire importante, lo zio che ti portava sempre con sé per arricchirti: era lo zio che chiamava spontaneamente Sylvester Stallone per te e ti portava a pranzo con Fabio Capello senza dirtelo prima.
Potrei continuare per ore con storie come questa, ma arriviamo all’argomento della mini-mostra di oggi: Monty e Ayrton Senna.
Rocco, che insieme ad Audrey è stata la persona che ha vissuto di più Monty negli ultimi 10 anni, mi ha aiutato a mettere insieme alcuni aneddoti.
Monty era molto legato al suo amico Ayrton Senna. Parlavamo spesso del rapporto di Monty con Senna, ma ogni volta si poteva vedere un accenno di tristezza sul suo viso, che traspariva anche nelle divertenti storie che spesso raccontava.
Era al circuito di Imola il giorno della tragedia e nel documentario su Senna, che il cinema Scala trasmetterà tre volte nei prossimi giorni, lo si vede nell’ultima ripresa dall’elicottero mentre fa uno zoom sulla macchina di Senna in pista prima della partenza. Monty passa davanti all’alettone posteriore della Williams e si avvicina a Senna per dirgli qualcosa. Fu l’ultima volta che vide vivo il suo amico. (Dai tempi di 2h.13m.58secondi fino a 2h.14m.08secondi)
Ayrton e Monty erano amici anche fuori dalla pista. Quando Senna era in Italia, stava sempre con Monty a Milano. E Monty visitò Ayrton diverse volte in Brasile, nella sua residenza ad Angra dos Reis, dove Senna era solito rilassarsi dopo il campionato. La foto di copertina di questa mostra con Ayrton Senna sullo scooter acquatico è stata scattata in una di queste occasioni.
Senna volava con tutti i mezzi, con aerei di tutte le età. Quando andava a casa sua, volava sul suo elicottero e la foto che vedete qui è stata scattata durante uno dei voli che Senna fece con Monty per raggiungere la sua isola.
Quando Senna era in Italia, era ospite di Monty e visitò con lui la vivace Milano degli anni ’80, dove Monty lavorava come fotografo di moda e dove era anche una personalità molto nota.
Una volta Monty portò Ayrton a una sfilata di Versace e, prima che la sfilata finisse, lo portò nel backstage e lo gettò giù dalla passerella alla fine dello spettacolo. Senna era molto imbarazzato, ma puoi immaginare quanto Monty si divertisse.
Monty usava la macchina fotografica con Senna come uno smartphone, e in questo modo mostrava la naturalezza di un essere umano piuttosto che la grandezza di una star. Monty amava accompagnare Ayrton alla scoperta delle belle cose dell’Italia che amava e che credeva rappresentassero lo spirito di un popolo che in qualche modo sapeva come vivere. Monty amava lo stile italiano ed era felice di sperimentare il mondo dello stile in cui pensava valesse la pena vivere.
Andavano spesso sul lago di Como dall’amico di Monty, Tullio Abbate, il progettista di auto da corsa offshore. Su queste veloci imbarcazioni di Tullio Abbate sono state scattate le foto in questa mostra di anteprima, dove Senna tiene in mano una delle macchine fotografiche di Monty.
Senna trascorreva così tanto tempo con Monty perché Monty era anche un grande PR, ed è così che Senna incontrò Carol Alt, e nacque la loro storia. A quel tempo, Monty e Senna viaggiavano spesso tra Milano per escursioni, e in queste occasioni guidavano spesso la Ferrari. Una volta furono fermati dalla polizia per un controllo di routine; devono aver avuto un piede pesante, cosa che non passò inosservata.
I poliziotti li fermarono e controllarono prima Monty, poi passarono a controllare il conducente della seconda Ferrari. Quando il finestrino fu abbassato, non potevano credere ai loro occhi: videro Senna e rimasero sbalorditi. Senna era una star incredibile all’epoca, e naturalmente il controllo si trasformò in un festival di complimenti. Ayrton e Monty furono licenziati, Monty li invitò a fermarsi e a mostrare dove si trovavano gli studi dove scattava le foto.
La mattina dopo, diverse auto della polizia e una dozzina di poliziotti erano fuori. Chiese cosa fosse successo e, dopo qualche momento di preoccupazione, apprese che il comandante della stazione di polizia aveva sentito dai suoi colleghi che Senna era stato fermato e che stava con Monty. Il comandante pretese di incontrare Senna, di cui era un grande fan.
Ayrton lasciò che Monty lo fotografasse in privato, perché questa non era una relazione tra un fotografo e una star, ma una relazione tra due amici che cercavano di divertirsi e godersi il tempo insieme. In questo senso Monty ci ha insegnato molto, siamo tutti uguali e umani, anche se siamo tutti diversi, e alla fine della giornata vogliamo tutti solo essere amati.
Ci manchi zio……..!!